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Archive for Novembre 2016

Gli integratori alimentari

La ricerca della soluzione piu’ semplice di un problema è una caratteristica umana  tablets-623706_1920ed è assai ambita, come ad esempio nei problemi matematici o nella ricerca di una strada con il navigatore. L’aspetto fondamentale è però che queste scorciatoie siano davvero una soluzione al problema e non servano solo a illuderci  senza trovare la risposta corretta. La possibilità di migliorare la condizione di una cartilagine rovinata solo con l’assunzione di un farmaco è sicuramente una scorciatoia molto appetibile per la sua semplicità; ma è davvero efficace?

Cosa sono gli integratori?

La ricerca di sostanze che siano in grado di rinforzare la cartilagine nasce con la scoperta delle molecole che la compongono: in particolare i glicosaminoglicani, la condroitina e l’acido jaluronico.
La scoperta che nelle articolazioni danneggiate sono in quantità ridotta a fatto pensare ad una somministrazione per aumentarne la presenza articolare.

Quali sono?

Gli integratori possono essere costituiti da una sostanza base o da una unione di più sostanze.
Le piu’ usate sono la glucosamina, la condroitina, l’acido jaluronico, MSM, il collagene oltre che a vari derivati di cartilagine animale (di squalo ad esempio).

Funzionano?

Per riassumere la risposta nella maniera più breve possibile si puo’ dire : assolutamente no!
Non esiste alcun evidenza scientifica che abbiano la minima efficacia. Gli studi seri che hanno testato diversi integratori hanno dimostrato un effetto identico (in un caso anche minore !) al placebo, ad una sostanza cioè che certamente non ha alcuna efficacia (di solito si usa lo zucchero)
Nessuna di queste sostanze è mai stata ritrovata nelle articolazioni aumentata dopo la somministrazione orale e il motivo è evidente: sono componenti normali del tessuto cartilagineo ma anche muscolare e fibroso; quindi ne introduciamo una discreta quantità mangiando la carne, per cui che bisogno c’è di integrare? Inoltre tutte queste sostanze sono digerite dallo stomaco e dall’intestino per essere assorbite per cui sono ridotte a elementi semplici che entrano in circolo come tutti gli altri nutrimenti che assumiamo.
In conclusione questa scorciatoia conduce ad un vicolo cieco, meglio cambiare strada!

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L’acido jaluronico

L’acido jaluronico è ormai molto conosciuto e viene applicato nei campi più svariati , dalla chirurgia estetica a quella ortopedica , dai farmaci ai prodotti di bellezza. Il suo uso come farmaco intra-articolare ha delle indicazioni precise che devono essere rispettate.

Che cosa è l’acido jaluronico ?

L’acido jaluronico è presente in quasi i tutti tessuti del corpo e                                              schermata-2016-11-05-alle-15-13-51                      chimicamente è un glicosaminoglicano , cioè una grossa molecola                                                                          formata da due zuccheri (l’acido glicuronico e la N-acetilglucosamina)                                                                  che si ripetono per molte volte in una lunga sequenza.
La sua caratteristica principale è la capacità di attrarre e trattenere
l’acqua e di riunirsi in gruppi con legami abbastanza tenaci.

Come agisce?

In ortopedia si utilizza sfruttando la sua capacità di trattenere l’acqua e di formare complessi che all’interno di una articolazione migliorano lo scorrimento delle superfici, funzionando un poco come un lubrificante.

A cosa serve?

La scoperta che nelle articolazioni artrosiche la composizione del liquido sinoviale era alterata rispetto al normale e che in particolare l’acido jaluronico è diminuito, ha indotto a cercare di ricreare un normale ambiente articolare utilizzando stesso acido jaluronico per via infiltrativa.
Un livello elevato di acido jaluronico migliora la funzionalità dell’articolazione poiché l’effetto di distribuzione del peso e di ammortizzazione del liquido articolare sinoviale è migliore.
Purtroppo l’acido iniettato se uguale a quello naturale va incontro ad un rapido processo di degradazione e scompare. Per diminuire questo problema sono stati inventate delle molecole di acido jaluronico molto più grandi per rallentarne il riassorbimento. Questi prodotti rimangono per più tempo nell’articolazione ma sono molto più costosi.
Qualunque sia il tipo iniettato gli effetti , diminuzione del dolore, sensazione di articolazione piu’ libera, sono transitori e non sono riscontrabili effettivi cambiamenti all’interno dell’articolazione.
L’uso quindi è sintomatico e con una prospettiva temporale relativameente breve.

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