La spalla
L’articolazione della spalla è assai differente dalle altre. Il complesso meccanismo che permette il movimento dipende molto di più’ dalla efficienza dei tendini che dalla struttura osteo cartilaginea.
Ovviamente una alterazione della forma dell’osso o una lesione cartilaginea provoca lo stesso danni importanti. Rispetto alle altre articolazioni,però, in particolare quelle sottoposte al peso del corpo, la frequenza è molto inferiore.
Il complesso di tendini che agiscono sulla spalla sono invece sottoposti ad un lavoro pesante e continuo, aggravato dal fatto che la forma dell’articolazione deriva da una “trasformazione” avvenuta nel corso dei millenni. Nel passaggio dalla andatura a 4 zampe alla stazione eretta le “anche” anteriori si sono dovute trasformare in qualcos’altro, passando da struttura portante a struttura di movimento.
A farne le spese i tendini che devono lavorare in posizione sfavorevole, con un alto rischio di usura.
Le patologie
Le patologie più’ frequenti della spalla sono infatti dovute all’usura tendinea, che interessa in particolare la cuffia dei rotatori. Questa struttura è data l’insieme dei tendini che bloccano la testa dell’omero permettendo il movimento. Frequentemente compaiono delle calcificazioni all’interno di questa struttura, segno evidente di usura . Queste alterazioni fanno perdere elasticità e irrorazione sanguigna al tendine.
Esistono soluzioni innovative per questi problemi?
Tenendo presente che in molte situazioni il trattamento chirurgico è indispensabile, in moltissimi casi una terapia infiltrativa è possibile ed efficace.
La terapia classica a base di derivati del cortisone diminuisce la sintomatologia spegnendo l’infiammazione derivata dal danno dei tessuti in maniera assai efficace. Purtroppo senza modificare la situazione del tendine per cui il ritorno dei disturbi è così assai frequente.
L’acido jaluronico, molto usato nelle altre articolazioni, nella spalla ha meno importanza in quanto la sua efficacia sulla lubrificazione articolare non è così utile.L’effetto sul tendine di miglioramento dello scorrimento è assai breve.
Le biotecnologie hanno permesso un grande passo in avanti con procedure che oltre ad agire sui sintomi, sono in grado di modificare la situazione locale, riparando le lesioni e dando una notevole incremento della vascolarizzazione all’interno del tendine.
L’uso del gel piastrinico è stato il primo passo, sfruttando la sua capacità di stimolare le cellule presenti a riparare le lesioni e, in minima parte, a richiamare altre cellule.
I buoni risultati clinici ci hanno indotto a cercare altre possibilità e cercare di ottenere un prodotto ancora più’ efficace.
Da qualche tempo la possibilità di ottenere le cellule mononucleate del sangue periferico ha aperto orizzonti impensabili fino a pochi anni or sono. Queste cellule sono presenti nel sangue e possono essere considerate le sentinelle delle nostre strutture, pronte ad intervenire. In molte situazioni si modificano a secondo delle necessità e richiamano ed attivano le cellule staminali presenti.
Le altre straordinarie caratteristiche sono:
1)la modulazione del sistema immunitario, diminuendo drasticamente l’infiammazione presente
2)la capacità di aumentare notevolmente la vascolarizzazione dei tessuti, riportando l’ossigeno al tendine sofferente.
La metodica è semplice ed indolore: un normale prelievo di 60 cc di sangue permette di ottenere circa 10 cc di sangue con elevata concentrazione di cellule mononucleate, che si infiltrano nella spalla con la tecnica consueta.
In pochi minuti la procedura è finita è nel giro di qualche settimana l’attività cellulare comincia a dare i suoi effetti.
Tutte le situazioni degenerative e post traumatiche non così gravi da essere trattate chirurgicamente hanno finalmente una terapia non solo sintomatica ma anche diretta a risolvere la causa del dolore.