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La prevenzione dell’alluce valgo

L’alluce valgo è sicuramente la patologia più conosciuta del piede ed colpisce moltissime persone, prevalentemente donne, provocando dolore e disagio in particolare durante l’uso delle calzature.
La soluzione di questo problema è chirurgica e le tecniche più moderne recano al paziente ormai pochi disagi nel periodo post-operatorio.
Come in tutte le patologie il pensiero deve soffermarsi sulla possibile prevenzione, visto che come tutti sanno prevenire è meglio che curare.

E’ possibile prevenire l’alluce valgo?Si e no!

Innanzitutto bisogna considerare che alcuni pazienti hanno una forma di deformità di origine congenita, che veniva,, un poco impropriamente, chiamato alluce valgo giovanile: esiste una alterazione della forma delle ossa che costituiscono l’articolazione dell’alluce con il primo metatarso per cui inevitabilmente comparirà, in giovane età, il valgismo. In questi casi nessuna prevenzione è possibile. Piu’ raramente questa anomalia compare in seguito ad un importante trauma dell’avampiede con lesioni ossee o più frequentemente legamentose e tendinee: in questo caso lo squilibrio delle forze agenti sull’alluce provocano il valgismo. Anche qui la prevenzione non è possibile, a meno di evitare di farsi male…..
Tralasciando i rarissimi casi di anomalia da malattia neurologica, gli altri pazienti hanno un alluce valgo classico , detto dell’adulto, che compare ad un certo momento della loro vita.
Qui è possibile la prevenzione? Si e no! Il fatto che molte persone hanno l’esperienza di avere avuto la mamma o la nonna con lo stesso problema, ci fa capire che in certe situazioni esiste una predisposizione congenita dipendente dalla forma dell’avampiede che spesso conduce all’alluce valgo senza possibilità di prevenzione. Ad esempio un alluce molto lungo rispetto alle altre dita , il cosiddetto piede egizio, o la forma triangolare dell’avampiede , chiamato avampiede di Dudley Morton sono condizioni che portano quasi certamente all’alluce valgo.

Allora bisogna rassegnarsi?

Mai rassegnarsi, perché quel poco che si può fare di preventivo, puo’ ritardare la comparsa del problema o attenuarne i sintomi.
Per fare chiarezza sulle possibilità che ci sono per prevenire questa deformità, è necessario parlare dei divaricatori: ne esistono molti tipi, da uso notturno e diurno, in silicone ,in pelle, in materiali sintetici. Purtroppo mi attirerò le ire dei produttori dicendo che nessuno di questi è efficace. I divaricatori notturni sono presenti quando il piede è a riposo e quindi non sono efficaci nel momento in cui il piede lavora e l’alluce si valgizza. Quelli diurni sono oltremodo scomodi e non riescono a contenere l’alluce vista l’energia che si sviluppa nel cammino: immaginate che alla fine del passo , nella fase detta di spin off, tutto il peso del corpo è concentrato sull’alluce, peso che viene moltiplicato dall’energia cinetica che sviluppiamo durante il movimento! Alla fine centinaia di Kg agiscono su una superficie assai ridotta, per cui il divaricatore…sposta tutto verso l’esterno !

Che fare, allora?

La prima e più importante prevenzione è prestare attenzione alla calzatura: l’uso di scarpe con l’avampiede a punta è sicuramente controindicata: l’alluce è in equilibrio sul primo metatarso grazie ad un complesso gioco di tendini; mantenere a lungo una posiziona scorretta altera questo equilibrio e compare la deviazione. Teoricamente le scarpe non dovrebbero alterare la forma naturale del piede quindi la sensazione deve essere di assoluta comodità. L’uso del tacco di per sé non è una particolare controindicazione: il problema è che più si alza il tacco più il peso si concentra sull’avampiede, per cui se esistono dei problemi vengono ingigantiti. In assoluto la scarpa peggiore, che temo sia la più desiderata dalle donne, è quella con il tacco alto e la punta triangolare!La soletta non è particolarmente influente anche se, teoricamente, più è rigida meno lavora l’alluce.
In fine la ginnastica dei muscoli del piede, ad esempio afferrare una matita con le dita dei piedi può essere utile. Per i pochi fortunati che ci riescono( è una dote congenita)contrarre il muscolo mediale del piede per portare l’alluce verso l’interno è ancora più efficace.

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